Studiare il Taiji in Cina è molto appagante ma è anche sfidante.
A partire dalla lingua fino alle abitudini alimentari.
Anche il clima ha la sua parte.
In questa stagione, qui a Zhengzhou, la temperatura sfiora perfino i 40 gradi e accade di frequente che la pioggia arrivi repentina cancellando in un attimo una bella giornata di sole splendente.
Per raggiungere la palestra di solito prendiamo l’autobus e poi abbiamo un tratto di strada a piedi di circa 150 metri.
Ebbene, oggi, un minuto dopo essere scesi dal bus, è cominciato a piovere: una pioggerellina leggera che dopo aver percorso i primi 10 metri si è intensificata.
Abbiamo dovuto fermarci sotto la tettoia di un negozio certi che, come più volte è capitato in questi 10 giorni, si sarebbe placata.
Invece in pochi istanti ne è venuta giù tanta da allagare la strada.
Le commesse del negozio sono uscite e ci hanno invitato all’interno.
Con un timido sorriso ci hanno fatto accomodare su due poltroncine e sono sparite per tornare, pochi secondi dopo, con due bicchieri di acqua bollente (la tipica bevanda estiva per i Cinesi di questa zona) e un piattino di acini di uva nera.
Il sapore dell’ospitalità cinese.
Xiexie, xiexie, grazie davvero! Approfittando di un momento di minore intensità della pioggia e presa ispirazione da alcuni passanti, alla fine, in palestra siamo arrivati così