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Viaggi

In Cina con Sonia e Francesco giorno 7

Shaolin Shaolin…

Che fare durante l’unica giornata libera da allenamenti, quando ti trovi nella Provincia di Henan, culla della civiltà e delle arti marziali cinesi?
Due ore e mezza di auto e siamo a Shaolin.
Abbiamo organizzato la visita attraverso un’agenzia di viaggi locale. È una bella giornata di sole, caldissima e…novità…affollatissima…”so many people! so many people!” (quanta gente! quanta gente!) ripete esausta la nostra guida cinese Lisa (“traduzione” occidentale del nome cinese), roteando gli occhi, blu cobalto come i capelli…siamo preparati all’idea che non proprio tutto sia “autentico” oggi e con questa consapevolezza ci immergiamo nell’esperienza…
uno spettacolo di arti marziali in mezzo a qualche centinaio di persone …i “ba duan jin” con un giovane monaco…la Foresta delle Pagode, come vengono chiamate le tombe dei monaci, il Tempio, patrimonio dell’umanità, associato alla nascita del Buddismo Zen e al Wushu, con le sue sette corti…la cabinovia…il Tempio Erzu…la pittoresca vista dal Shaoshi…
anche nel percorso di ritorno verso l’auto, Shaolin disvela altri scenari marziali: squadre di giovani studenti della Scuola Tagou raggiungono di corsa, ciascuno con il proprio sgabello pieghevole sottobraccio, il campo di terra battuta dove si dispongono ordinatamente e all’ordine dei Maestri si siedono e si alzano in pochi secondi, aprendo e richiudendo gli sgabelli…
Alla fine della lunga giornata le suggestioni che portiamo con noi sono davvero tante…

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In Cina con Sonia e Francesco giorno 6

Una Coreografia marziale

“Chissà quanto saranno belli con gli abiti tradizionali!” abbiamo pensato oggi, dopo che tutto è stato chiaro…All’improvviso, durante l’allenamento, un puzzle si è ricomposto davanti ai nostri sguardi sorpresi. I sei campi si sono vuotati. Tutti gli atleti si sono divisi in due gruppi e si sono raccolti ciascuno lungo i lati corti dei primi tre campi, nella prima metà della palestra, diciamo. I Maestri, cronometro in mano, si sono disposti nell’altra metà, lungo il lato lungo. A noi è stato chiesto di spostarci nella loro area.
   Lì per lì abbiamo continuato a praticare ma quando è partita la musica, la nostra attenzione è stata catturata dai “nostri” ragazzi, perché piano piano, ognuno di loro con la propria timidezza, è diventato un po’ parte di noi…tutte le sequenze, ripetute individualmente da ciascuno durante questa settimana, si sono ricomposte in un caleidoscopio di movimenti. Una coreografia che, abbiamo scoperto, sarà presentata all’Università della Scienza e della Tecnica del Fiume Giallo qui a Zhengzhou, martedì prossimo alle 8,30…abbiamo subito controllato il calendario dei nostri allenamenti…che delusione!!!  Noi non potremo vederli performare…e va bene, dai! Abbiamo goduto della prova generale!?!
Nel pomeriggio la palestra è chiusa per disinfezione…e allora? Allenamento in autonomia al Parco del Popolo…che esperienza!
Trovato un angolino discreto dove non attirare l’attenzione, ecco che qualche curioso si ferma a guardare… che strani questi due occidentali che praticano Taiji…

In Cina con Sonia e Francesco giorno 5

Con i giovani atleti….

Oggi l’allenamento ci ha impegnati fino alle 21.
Abbiamo cominciato a studiare la Forma Chen, già iniziata in Italia con il Maestro Quatela.
Il ritmo dei cambi di maglia è di quattro al giorno…
Ci siamo trattenuti per un po’ di decontrazione e stretching e, per la seconda volta, siamo rimasti soli in palestra con i giovani atleti della squadra di Hu Laoshi.
Stasera parliamo un po’ di loro.

È un piacere vedere come si allenano, come si aiutano, come applaudono il compagno per la corretta esecuzione del movimento che da terra li fa alzare di un metro, avvitarsi e ricadere nel punto da cui sono volati, ma su un piede solo e fluidamente entrare in un diverso movimento.
Questi ragazzi meravigliosamente bravi, davvero, meravigliosamente bravi, hanno un’umiltà e una riservatezza che superano la loro bravura.

Potrebbero volare davvero in alto e invece nei loro momenti di xiu xi yi xia (pausa) ti sorprendi a vedere che ti osservano seri e cercano di lanciarti suggerimenti “criptati” per assumere la postura più corretta o eseguire un particolare movimento.

Due giorni fa ci siamo riscaldati con loro e, quando Hu Laoshi è arrivato, eravamo lì a terra tutti insieme.

Stasera, dopo l’allenamento, è finita così (sfocata ma piena di senso della condivisione)

In Cina con Sonia e Francesco giorno 4

Una palestra vuota tutta per noi

Sono stati quattro giorni di allenamento intenso.
Abbiamo ricominciato da zero. Un pezzettino alla volta della Forma 24 Yang, eseguita in uno stile diverso da quello praticato fin qui.
Il Maestro non parla una parola di inglese. Noi, neanche a dirlo, una di cinese.
Ma c’è bisogno delle parole?
Ci fa segno di guardare i suoi movimenti, poi di ripeterli insieme a lui. Infine da soli. Ci osserva nelle prime ripetizioni. Ci corregge e poi
ci lascia, per tornare a seguire i suoi atleti.
La palestra è molto grande.
Ci sono ben sei campi di gara.
Ognuno è utilizzato da una squadra diversa, sotto la guida del proprio Maestro.
Una sedia a bordo campo indica la sua postazione, ma difficilmente se ne può vedere uno seduto.
Il nostro allena otto ragazzi ed è con loro che dividiamo il campo di allenamento.
Sono tutti meravigliosamente bravi.
Nelle forme di pugno, di spada, di lancia, di sciabola….per quello che abbiamo potuto vedere fin qui.
Mentre loro eseguono i loro movimenti, noi eseguiamo i nostri.
Ripetere, ripetere, ripetere.
Il Maestro ci fa capire di fare pausa. E di bere. Riprendiamo. Un nuovo movimento. Ripetiamo, ripetiamo, ripetiamo. Pausa. Beviamo. E riprendiamo.
Questa la scansione delle ore di allenamento.
Per oggi il programma prevedeva solo la mattina.
Anche ieri abbiamo avuto mezza giornata libera che abbiamo impiegato per visitare la Montagna dei Due Imperatori.
Eravamo settati sulla visita del Museo di Henan.
Invece il Maestro, con nostra sorpresa , ci chiede se vogliamo usare il campo anche nel pomeriggio, pur non essendo la squadra in palestra, impegnata in un allenamento di potenziamento in altra location.
Accettiamo con grande riconoscenza.
Ci sembra di leggere nei suoi occhi una luce di soddisfazione.
Avanti! Con tenacia e determinazione!

In Cina con Sonia e Francesco giorno 3

Ma la sera dopo gli allenamenti di Taiji…..

 

…facciamo un salto dalla Cina tradizionale del Wu-Shu alla Cina sull’avanzata via dell’occidentalizzazione?
Oggi è proprio il  giorno giusto: la Cina degli innamorati festeggia …San Valentino…
…e qui a Zhengzhou, questa festa importata dall’Occidente consumista si declina in un tripudio di rose, vendute in ogni angolo, da gruppetti di ragazzi e ragazze, la sera stessa, quando le strade e le piazze si animano più del solito e si gremiscono …  e allora tocchiamo nuovamente con mano cosa significhi muoversi, anche solo per una passeggiata, in una città cinese…ma quello che più ci colpisce è la grazia con cui questi “venditori “ offrono il loro prodotto e le fogge con cui lo confezionano, davvero da fioristi per un giorno…in questa vociante ma composta folla, siamo i soli ad avere tratti occidentali…alcuni (molti) ci guardano incuriositi, allora capita di incrociare uno di questi sguardi, sorridi ad una ragazza in uno di questi gruppetti di “venditori” (io la mia rosa fresca e aulentissima ce l’ho già), le scatti un foto con il suo tacito consenso…il ragazzo accanto a lei, si avvicina velocemente a Francesco e gli offre un delizioso bouquet di tre rose rosse accompagnate da un arabesco di rametti e foglie delicatamente combinati…in un inglese stentato, gli dice che è un dono per lui perché lo regali a me…”Benvenuti nel nostro Paese” dice e resti senza parole!

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